Il News Feed Algorithm è il controllore di Facebook, ovvero quella cosa alfanumerica, e complessa, che Facebook ha stabilito decida su quali news feed dovranno comparire i post che pubblichiamo: l’algoritmo di Facebook non mostra agli utenti tutti i contenuti in tempo reale ma solo quelli potenzialmente interessanti per loro (circa 300).
Sulla base di cosa viene presa questa decisione? Se te lo stai chiedendo, la risposta è sulla base di circa 100.000 fattori che cambiano continuamente: alcuni, quelli noti, te li elencherò a breve; altri, rimangono “ignoti”, un po’ come quelli che regolano le SERP di Google.
Dare il contenuto giusto, alla persona giusta nel momento giusto!
Dei 100.000 fattori che regolano la visibilità dei contenuti ce ne sono alcuni, come dicevo poco fa, che sono noti e che lo stesso Facebook divulga nel suo blog – consultabile a questo sito.
È di questi fattori che ti parlerò in questo paragrafo, affinché tu li abbia tutti qui ben visibili.
1) Affinity, weight e time decay
L’affinità si crea interagendo con una pagina o un profilo (like, click, condivisioni, commenti, ecc.): più mostri interesse per i contenuti di una pagina, maggiore è la possibilità che tu ne veda i contenuti futuri.
Il peso riguarda il numero e la tipologia di interazioni che ha ricevuto un determinato post: più ce ne sono più aumentano le chance che il post appaia nella tua news feed.
Il time decay riguarda la “freschezza” del contenuto: più un contenuto è nuovo maggiori sono le probabilità che tu lo veda.
2) Tipologia di post
I post vengono mostrati anche in base alla tipologia con la quale l’utente specifico interagisce più spesso. Questo vuol dire che se metterai spesso like alle foto, tendenzialmente nel tuo news feed appariranno maggiormente post di quel tipo.
3) Feedback negativi
Facile da spiegare: se nascondi un post di una determinata pagina, perché Facebook dovrebbe mostrarti quelli successivi pubblicati dallo stesso “soggetto”?
4) Dispositivi e specifiche tecniche
In base al dispositivo usato per la navigazione e alla velocità di connessione, viene data precedenza a determinati contenuti rispetto ad altri, maggiormente fruibili per il device che stai utilizzando per connetterti al social blu.
5) Story bumping
Se un contenuto riceve, tutto d’un tratto, un’ondata di interazioni, nonostante sia datato, è probabile che tu lo veda nuovamente.
6) Last actor
Maggiore visibilità viene data ai contenuti generati dagli ultimi 50 – tra pagine, profili, gruppi – con i quali abbiamo interagito di recente.
Migliorie periodiche: Facebook non sbaglia, mai – o almeno, ci prova.
Tralasciando la qualità di ogni singolo post – insisterò sui contenuti di valore finché avrò voce – ci sono altri fattori che Facebook considera rilevanti e “periodicamente migliorabili” ai fini di rendere il News Feed Algorithm uno strumento infallibile. Parliamo di…
– Minore spazio agli aggiornamenti di stato (delle pagine)
Fatta la legge, trovato l’inganno…ma Facebook non si batte.
Scoperto il trucchetto di molti gestori di pagine di utilizzare l’aggiornamento di stato, come tipologia di post, per raggiungere un numero decente di fan in maniera organica, il team del social blu ha deciso di limitarne la visibilità, aka: per le foto si dovrà usare la tipologia foto, e così via.
– Più visibilità attraverso la feature “Tag delle Pagine”
Dove toglie e dove da.
Taggando nei propri post una pagina legata al topic che stai trattando, il suddetto post può acquisire visibilità anche tra le persone che non seguono direttamente la tua pagina, ma che seguono quella taggato.
– Meno visibilità ai post acchiappa-like, spam-spam e riciclati
Sempre meno spazio avranno i post che chiedono esplicitamente ai fan di mettere “mi piace”, commentare e condividere allo scopo di avere maggiore visibilità. E no, nemmeno il “clicca qui” è più ben accetto: specie se fa approdare l’utente su vecchi post o su pagine strettamente pubblicitarie.
– Maggiore visibilità ai video caricati direttamente su Facebook
– Meno visibilità per i link condivisi con le foto e/o gli aggiornamenti di stato
– Meno visibilità alle “bufale”
Facebook è ben consapevole di essere un canale attraverso il quale le così dette “bufale del web” virilizzano facilmente: per questo motivo ha deciso di dare minore visibilità a tutti quei post che vengono segnalati come falsi dagli utenti o condivisi e poi cancellati da molte persone.
Il tuo News Feed, lo controlli da te.
I tuoi interessi cambiano nel tempo così come le tue abitudini. E questo è un dato che prescinde dalla volontà di qualsiasi gestore e di qualsiasi social-programmatore.
La vera, e grande, miglioria apportata da Facebook al suo algoritmo, dunque, tiene conto di questo cambiamento costante.
L’utente, infatti, ha oggi la possibilità di personalizzare, scegliere, togliere, reinserire i contenuti che vedrà nel proprio News Feed, anche senza l’ausilio del filtro blu.